mercoledì 29 agosto 2012

Storie e tradizioni orali


La più grossa storia (vera) tramandata, riferibile intorno ai primi dell'ottocento (presumibilmente nel 1890) è quella di un forte nubifragio che fece franare mezzo paese tra cui una chiesetta dedicata alla madonna della Misericordia nella zona ora chiamata Arreti a Madonna con perdite di molte vite umane, bestiame, case e coltivazioni, da quel momento il paese si sviluppò urbanisticamente nell'altra direzione.
Fra le varie credenze che girano più frequentemente, tra la voglia di raccontare dei nonni e la voglia di misterioso che hanno i bambini di sapere, ce ne sono alcune interessanti tra cui:
A casa russa, si tratta di una casa immersa nella pineta appena fuori verso il Fejo di grande fattura per l'epoca dei primi del 900 e abbandonata e mai più riscattata, pare per l'esistenza di uno spirito che aleggia.
A petra fudditto,   si tratta di una località appena sopra il ristornate Flora dove esiste un grosso masso di granito dove si crede si aggirasse un piccolo gnomo.
Cupana  1945/6 si tratta di un casolare in prossimità del buriomulino (vasca per la raccolta dell'acqua per irrigare) dove sarebbe caduto un grande masso tuttora presente ed avrebbe ucciso una intera famiglia.
U lupu mannaru, si tratta di un uomo-lupo che vive nelle foreste di graniti che nelle notti di plenilunio si trasforma in lupo aggredendo i malcapitati che incontra per la sua via, ma basta ferirlo e fargli uscire il sangue che subito dovrebbe ritornare uomo.

lunedì 20 agosto 2012

Petra o Corvu

Si tratta della montagna che domina il paese sul lato ovest, non è la montagna più alta ma è la più conosciuta sia per la sua pineta che comincia subito dove finisce il paese sia per una sua splendida fontana chiamata "all'acqu'ò fejo". Il nome "petra 'o corvu" (pietra del corvo) e una parte della intera montagna chiamata Fejo.

Casa Russa

Petra fuddittu

Petra fuddittu